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Sin dai primi testi internazionali degli anni 70' l'etica professionale tendeva a rivolgere l'assistenza, da una condizione medico-centrica verso la centralità assoluta del paziente. Non più esecutore di ordini, ma collaborante nei diversi ruoli.

 Il Codice Deontologico non è solo un testo etico, ma effettiva guida legislativa come specificato dalla 42/99. E’ suddiviso in 6 capi e 51 articoli.

Questo è un riassunto sintetico dei  principali temi del Codice:

Rapporto con l’assistito.

L’infermiere si prende cura dell’assistito nel rispetto dei diritti umani della persona(vita, salute, dignità e libertà). Il suo intervento  è specifico, autonomo o complementare, di natura tecnica, relazionale , educativa e gestionale. Rispetta l’uomo come individuo secondo una logica olistica, ovvero entità sociale e culturale. Riconosce la salute come bene fondamentale per la collettività e si impegna a tutelarla.
Orienta la propria azione al bene dell’assistito opera con prudenza al fine di non nuocere, attivando le risorse del paziente affinché raggiunga la maggiore autonomia possibile. Rende eque le scelte allocative attraverso un uso ottimale delle risorse.

Il paziente morente.
L’infermiere riconosce l’importanza dell’approccio olistico e palliativo verso un pz morente. Tutela la volontà del paziente di porre limiti all’accanimento terapeutico, quando si presenti. Quando la volontà del paziente non può essere espressa dal pz stesso, l’infermiere si adopera al fine di reperire documentazione che ne attesti la volontà(biotestamento?). Non attua ne partecipa a interventi di eutanasia. Assiste la famiglia nel lutto e durante tutte le fasi di elaborazione del lutto. Sostiene ed educa alla donazione degli organi quale atto di solidarietà.

Sul proprio agire.
Si aggiorna, si forma, partecipa e progetta ricerca, ne diffonde i risultati. Conosce il progetto diagnostico-terapeutico affinchè moduli efficacemente il suo intervento.
Agisce secondo competenza acquisita, chiede formazione e supervisione per pratiche nuove o di cui non ha esperienza e ricorre alla consulenza, formazione o sostituzione di colleghi più esperti.

Sulla contenzione
Si adopera affinché il ricorso alla contenzione sia evento eccezionale documentato da prescrizione medica o valide valutazioni assistenziali, cercando in ogni caso di preservare i diritti umani del paziente.

Sul minore
Rispetta e promuove la volontà del minore rispetto alle scelte assistenziali, tenuto conto dell’età e maturità. Tutela i minori da contesti in cui non possano godere di sviluppo ed espressione.
Denuncia alle autorità competenti qualunque sospetto di maltrattamento del minore.

Sull’informazione e la privacy.
Riconosce il diritto all’informazione del paziente sugli interventi ai propri bisogni di vita, si adegua alla capacità di comprensione del paziente affinché sia consapevole delle proprie scelte. Rispetta il diritto del pz a non essere informato sul proprio stato di salute purché non questo non comporti un rischio di danni a sé o ad altri. Tutela la riservatezza dei dati a cui viene a conoscenza e rispetta il segreto professionale non solo per obbligo ma per intima convinzione.

Sui colleghi e il Collegio.
Collabora con i colleghi e con gli altri operatori dell’equipe, tutela il decoro professionale denunciano al Collegio comportamenti contrario alla deontologia professionale e in caso di abusivismo professionale.

Sulla struttura
L’infermiere comunica ai dirigenti della struttura in cui lavora i disservi e le mancanze che si riversano sul proprio operato e sul paziente. In via eccezionale si adopera al fine di compensare alle carenza di strutture ma rinuncia di fronte a situazioni persistenti e irrisolvibili.

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